STATI UNITI D'AMERICA

La viticoltura in America è stata fondata dai primi coloni europei. Il proibizionismo degli anni Trenta ha scosso fortemente la produzione, che ha visto lo sradicamento di molti vigneti pregiati, e solo negli anni Sessanta alcuni viticoltori pionieri hanno iniziato a mostrare al mondo cosa sapeva fare l'America.

La California

La California è di gran lunga il maggior produttore di vino degli Stati Uniti e produce circa il 90% della produzione totale del Paese. Le viti di Vitis vinifera (quelle adatte alla produzione di vino) furono portate qui nel 1700 dai missionari francescani. La corsa all'oro del secolo successivo contribuì ad alimentare la domanda di vino, incoraggiata attivamente dallo Stato. Già negli anni Ottanta dell'Ottocento venivano condotte ricerche per stabilire le regioni migliori per la coltivazione dell'uva, con l'istituzione di una facoltà speciale presso l'Università della California (l'attuale campus di Davis, famoso in tutto il mondo).

In tempi più recenti, al compianto Robert Mondavi va il merito di aver educato gli americani ai benefici del buon vino e del buon cibo, e le cantine incontaminate e accoglienti della California, in particolare a Napa, sono oggi il modello per il turismo del vino in tutto il mondo.

La California è stata stereotipata come produttrice di grandi rossi da sballo e di bianchi maturi e ricchi di quercia; sebbene questi vini esistano, anche l'eleganza e la delicatezza fanno la loro parte, aiutate dai venti freschi del Pacifico e dalla nebbia che soffia da ovest, con un effetto rinfrescante sui vigneti fino a 50 miglia nell'entroterra. Gli stili più appetitosi provengono da queste regioni più fresche.

Napa e Sonoma sono le due regioni che dominano il vino californiano, ma altre regioni stanno guadagnando reputazione, in particolare quelle a sud di San Francisco, come Paso Robles, Monterey, Santa Cruz Mountains e Santa Maria Valley.