Château Troplong-Mondot - Saint-Émilion - Grand Cru

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Château Troplong-Mondot - Saint-Émilion - Grand Cru - 2014 - 75cl - Onshore Cellars

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The 2014 Troplong-Mondot performed to my expectation now that the wine is in bottle. It has a refined bouquet with black cherries, raspberry preserve and mineral scents that gain intensity in the glass, but never get carried away. The palate is medium bodied with fine tannin, tensile in the mouth but surprisingly linear and conservative, at least in the first half. It is fresh and precise, then delivers the weight and concentration as it fans out on the finish, a residue of white pepper tingling on the aftertaste. This is a delicious Troplong-Mondot that should age with style and grace.
The 2012 is another truly great wine from Troplong-Mondot. It’s always sentimental to taste this wine, realizing that proprieties Christine Valette (the larger-than-life heart and soul behind this estate) has passed away. She was one of the bright, shining stars of Bordeaux. Nevertheless, her legacy is certainly well-established, and the quality of this wine is beyond reproach. Inky bluish purple, its great notes of cassis, blackberry, liquorice are followed by a full-bodied, opulently textured wine with stunning concentration, purity, and overall balance.
Deep garnet in colour, the 2010 Troplong-Mondot explodes with beautiful floral notes of red roses and candied violets over a core of plum preserves, kirsch, and blueberry pie with a waft of bouquet garni. Full-bodied, rich, and decadently fruited, it has bags of plush tannins and just enough freshness, finishing very long and sinfully hedonic.
Deep garnet coloured, the 2009 Troplong-Mondot bounds out of the glass with plum preserves, spice cake, mincemeat, and potpourri scents plus suggestions of exotic spices, incense, and a waft of balsamic. Full-bodied, super rich, concentrated and plushily textured, the hedonic fruit possesses loads of spicy layers and a very long and decadent finish. If you love wines, you can stand a spoon up in, you're going to go nuts over this extravagant beauty.
The 2006 Troplong-Mondot is deep in colour with minimal ageing on the rim. The bouquet is rich and generous with mulberry, Hoi Sin, orange blossom and melted tar aromas. The palate is medium-bodied with grainy tannin, generous black pepper and graphite notes cutting through the dense black fruit, leading to an engaging, tensile, graphite and tobacco-driven finish that exerts both body and length. It still has that slight stockiness, but that is something I like. I have always found much to admire in this vintage of Troplong-Mondot and it continues to give so much pleasure.
The 2005 Troplong-Mondot is a blend of 90% Merlot and the rest Cabernet Franc. It was emotional tasting this wine, thinking of the late Christine Valette, who made this compelling wine while battling with considerable courage against an insidious disease. It is a great effort and a superstar of the vintage. Dense purple, it offers notes of white chocolate, blackberry, cassis, and liquorice as well as a hint of truffle and some subtle background oak. Full-bodied, multi-layered, and spectacularly pure and rich, it is a tour de force, and a great tribute to an incredible woman. Remarkably youthful, this wine probably needs another 4-8 years of bottle age and should keep for 20 or more years. Kudos to the late Christine Valette!
From bottle, the 2002 appears to have gone to sleep. Nevertheless, it is a fine effort exhibiting a dense ruby/purple colour along with notes of roasted coffee intermixed with melted liquorice, black currants, dried herbs, and earth. Spicy and medium-bodied, with moderate concentration, this beautifully made, elegant offering can be drunk early in life, but can evolve for 10-13 years.
A fabulous example, the 1990 Troplong-Mondot is only equal by such recent vintages as 2000, 2005, and 2008. The inky, garnet, plum, purple-coloured 1990 exhibits notes of coffee, blackberries, liquorice, camphor, and espresso. Rich and full-bodied with lavish fruit, high glycerine, low acidity, and stunning purity, it is still several years away from full maturity, and should last for another 10-15 years.
Tipo:
Rosso
Paese:
Francia
Regione:
Bordeaux
Denominazione:
Saint-Emilion
Produttore:
Château Troplong-Mondot
Uva/Miscela:
Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Merlot
Stile:
Grand Cru
Temperatura di servizio:
16° - 18° C
ABV:
15%
Suggerimenti per l'abbinamento:
Beef, Lamb, Game Birds, Blue Cheese, Truffles

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Dietro la bottiglia

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Bordeaux, nel sud-ovest della Francia, non ha bisogno di presentazioni per essere una delle regioni vinicole più famose, prestigiose e prolifiche del mondo. La maggior parte dei vini di Bordeaux (quasi il 90% del volume di produzione) è costituita dai tagli bordolesi rossi secchi, medi e corposi che hanno creato la sua reputazione.

I più pregiati (e più costosi) sono i vini dei grandi châteaux dell'Haut-Médoc e delle denominazioni della riva destra Saint-Émilion e Pomerol. Il primo è incentrato (al massimo livello) sul Cabernet Sauvignon, il secondo sul Merlot.

I leggendari rossi sono completati da vini bianchi di alta qualità a base di Sémillon e Sauvignon Blanc. Si va dai bianchi secchi che sfidano i migliori della Borgogna (il Pessac-Léognan è particolarmente rinomato) ai nettari dolci e botritizzati di Sauternes.
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Saint-Émilion

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Saint-Émilion è una denominazione vinicola situata nella regione di Bordeaux, in Francia. È nota per la produzione di alcuni dei migliori vini rossi del mondo, con...

Saint-Émilion è una denominazione vinicola situata nella regione di Bordeaux, in Francia. È nota per la produzione di alcuni dei migliori vini rossi del mondo, con una storia che risale all'epoca romana.

Lo stile di produzione di Saint-Émilion è fortemente influenzato dal terroir unico della regione, caratterizzato da terreni calcarei e argillosi. Le uve coltivate qui sono principalmente Merlot, Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon, con alcuni Malbec e Petit Verdot coltivati in quantità minori.

I vini prodotti a Saint-Émilion sono tipicamente corposi e complessi, con ricchi sapori di frutta e un finale lungo e morbido. Spesso vengono descritti come vini dalla consistenza vellutata, con note di mora, prugna e ciliegia, oltre a sentori di spezie e rovere.

Una delle caratteristiche più notevoli dei vini di Saint-Émilion è il loro potenziale di invecchiamento. Molti dei migliori vini di questa denominazione possono essere conservati per decenni, sviluppando nel tempo una complessità e una profondità ancora maggiori.

La storia della viticoltura a Saint-Émilion risale all'VIII secolo, quando un monaco di nome Emilion si stabilì nella zona e iniziò a produrre vino. Nel corso dei secoli, la reputazione della regione per la qualità del vino è cresciuta e nel 1955 Saint-Émilion è stata ufficialmente riconosciuta come denominazione d'origine controllata (AOC).

Oggi a Saint-Émilion si contano oltre 1.000 produttori di vino, da piccole aziende a conduzione familiare a grandi attività commerciali. Molti di questi produttori si impegnano in pratiche agricole sostenibili e biologiche, assicurando che il terroir unico della regione sia preservato per le generazioni future.

Nel complesso, Saint-Émilion è una denominazione vinicola davvero eccezionale, che produce alcuni dei migliori vini rossi del mondo. Che siate intenditori esperti di vino o appassionati occasionali, una bottiglia di Saint-Émilion vi stupirà sicuramente.

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