Il Saint-Joseph 2019 di Guigal mostra l'austerità granitica e la sobrietà caratteristiche dell'imbottigliamento, unite a note di pietra frantumata e cassis. È di corpo medio-pieno, morbido e lucido, con un finale setoso.
Il Saint-Joseph 2018 di Guigal sembra un po' più severo e tannico di quanto non fosse prima dell'imbottigliamento, ma al naso offre ancora note complesse di pietra frantumata, ciliegie nere ed espresso. Al palato è di corpo medio-pieno e saldamente strutturato, ma si ammorbidisce un po' sul finale lungo e moka.
L'assemblaggio di Saint-Joseph 2017 di Guigal offre profumi di pietra frantumata, cumino, chiodi di garofano, cuoio e frutta scura e prugna. Solo di medio corpo, è una rappresentazione fine e lineare del Syrah, che mostra più lunghezza che ampiezza al palato, con tannini a grana fine e un finale delicatamente polveroso. Dovrebbe bere bene per almeno 6-7 anni.
Affinato in botti di secondo passaggio, il Saint-Joseph 2015 è un altro grande successo. Proveniente dall'estremità meridionale di questa vasta denominazione, da siti granitici, presenta aromi di pietre frantumate e discrete scaglie di matita, che incorniciano note di ciliegie brillanti. È di corpo medio-pieno, equilibrato e fresco, con persistenti sapori di bacche aspre su un finale lungo e pietroso.
Il Saint Joseph 2014 è stato affinato in botti di secondo passaggio. Presenta deliziosi aromi di violetta che si accompagnano a note di pepe spezzato e frutti di ciliegia. È un Saint Joseph di medio corpo, facile da bere, con tannini setosi, che dovrebbe essere bevuto bene nei prossimi anni.
Il suo colore rosso scuro con riflessi violacei rivela un naso potente dominato dai frutti rossi e sottilmente carico di delicati aromi di legno provenienti dalle botti. Al palato, l'attacco franco e fruttato è sostenuto da tannini morbidi e rotondi. Un Saint-Joseph vivace e amichevole.